FOIBE: il 10 febbraio alle ore 17,30 al CIS Montesacro, per non dimenticare!

In occasione della Giornata del Ricordo, istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, al CIS Montesacro verrà proiettato un documentario sulla tragedia delle Foibe a cui seguiranno gli interventi, tra gli altri, del sen. Maurizio Gasparri, del sen. Francesco Giro, del consigliere regionale del Lazio Antonello Aurigemma e del sindaco di Sacrofano Tommaso Luzzi

LOCANDINA FOIBEOltre 20.000 innocenti uccisi, fra cui donne, anziani, preti, a cui seguì l’esodo di più di 350.000 persone che fuggirono dalla Venezia Giulia, da Istria e dalla Dalmazia. Tutto ciò solo perchè erano Italiani!!

Questo è l’orrore della vicenda che verrà ricordata sabato 10 febbraio alle ore 17,30 presso il CIS Montesacro in via Val Trompia 102.

Un incontro durante il quale verrà proiettato un documentario realizzato dall’Associazione Esuli Dalmati, che sarà rappresentata per l’occasione dal suo Presidente Cace, al quale seguirà un dibattito al quale parteciperanno il sen. Maurizio Gasparri, il sen. Francesco Giro, il consigliere regionale del Lazio Antonello Aurigemma ed il Sindaco di Sacrofano Tommaso Luzzi, oltre al Presidente del CIS Montesacro Roberto Borgheresi ed al Segretario Nazionale del CIS il sen. Domenico Gramazio.

 Le Foibe indicacano gli eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia, avvenuti durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra, ad opera dei Comitati popolari di liberazione jugoslavi. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici dove furono gettati molti dei corpi delle vittime, che nella Venezia Giulia sono chiamati, appunto, “foibe”.

Le vittime furono persone appartenenti alla comunità italiana e quindi potenziali nemici del futuro Stato comunista jugoslavo che s’intendeva creare. 

A Rovigno il Comitato rivoluzionario compilò una lista contenente i nomi delle persone da giustiziare nella quale apparivano semplici cittadini che avevano solo la “colpa” di essere italiani.

Vennero tutti arrestati e condotti a Pisino.

In tale località furono condannati e giustiziati.

La maggioranza dei condannati fu scaraventata nelle foibe o nelle miniere di bauxite, alcuni mentre erano ancora in vita.

Secondo le stime più attendibili, le vittime del 1943 nella Venezia Giulia, si aggirano sulle 20.000 persone.

Alcune delle uccisioni sono rimaste impresse nella memoria comune dei cittadini per la loro efferatezza: tra queste sono Norma Cossetto, don Angelo Tarticchio, le tre sorelle Radecchi.

Norma Cossetto ha ricevuto il riconoscimento della medaglia d’oro al valor civile.

Come nella tradizione del CIS Montesacro, l’incontro sarà aperto a tutti coloro che vorranno parteciparvi e l’ingresso libero e gratuito.