Pirandello, la vita e le opere, presso il CIS Montesacro sabato 30 gennaio.

Nel consueto incontro mensile dedicato alla letteratura italiana, ad ingresso libero e gratuito, il prof. Bruno di Sabantonio metterà in luce il più grande drammaturgo di tutti i tempi.

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Pirandèllo, drammaturgo e narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo discuola siciliana, nella sua opera si delineano una visione angosciosamente relativistica della vita e del mondo, che precorre temi definitivamente moderni.

Fu il teatro, però, a diffondere ovunque la sua fama: dalla commedia borghese degli esordi, nella cd. seconda maniera il dramma dell’essere e del parere lievita in simbolo e allegoria dell’esistenza.

Iniziati gli studî di lettere all’univ. di Palermo, li proseguì a Roma e li compì in Germania, dove si laureò con una tesi di argomento linguistico all’univ. di Bonn e cominciò a tradurre le Elegie romane di Goethe, assecondando un’iniziale vocazione poetica, in seguito testimoniata da poche altre raccolte.

Stabilitosi a Roma nel 1893 e introdotto da Luigi Capuana negli ambienti giornalistici e letterari, si dedicò a un’intensa attività pubblicistica e creativa (dal 1913 anche con soggetti e sceneggiature per il cinema), insegnando nel contempo (1897-1922) all’Istituto superiore di Magistero (per la nomina a professore gli valsero gli studî su Arte e scienza e quello fondamentale su L’umorismo, pubblicati nel 1908).

Il tracollo dell’impresa paterna in cui erano stati investiti tutti i beni della famiglia (1903) ebbe gravi ripercussioni sulla sua vita, soprattutto per l’acuirsi dei disturbi nervosi della moglie (Antonietta Portulano, da lui sposata nel 1894), di cui nel 1919 si rese necessario il ricovero definitivo in una clinica di Roma. A partire dal 1915 fu sempre più assorbito dall’esperienza del teatro, anche nella regia, con frequenti spostamenti all’estero; diresse il Teatro d’Arte di Roma (1925-28) e creò una propria compagnia, chiamandovi come prim’attrice la giovane M. Abba, alla quale rimase legato da profonda passione fino alla morte. Accademico d’Italia dal 1929 (nel 1924 aveva suscitato scalpore la sua pubblica richiesta di iscrizione al partito fascista), nel 1934 gli era stato conferito il premio Nobel per la letteratura.

Nel 1949 la Villa del Caos dove era nato fu dichiarata monumento nazionale.

Questo grande personaggio del 1900 sarà il tema dell’incontro di letteratura del mese di gennaio organizzato dal Centro Iniziative Sociali Montesacro che si terrà sabato 30 gennaio alle ore 17,00 in via Val Trompia 102. Relatore della vita e delle opere di Pirandello sarà come sempre il prof. Bruno Di Sabantonio che sarà affiancato nelle letture di alcune opere dall’attore Dino Ruggiero.

Come sempre, l’ingresso sarà gratuito e libero per tutti.