Sabato 2 aprile, la Galleria Borghese al CIS Montesacro

L’Incontro di Storia dell’Arte di aprile ci porterà a conoscere una delle più belle Gallerie d’arte d’Europa

LOCANDINA GALLERIA BORGHESE

Volendo proseguire il percorso attraverso le magnificenze offerte dal panorama artistico della nostra città, sabato 2 aprile, alle ore 17,00 presso il Centro Iniziative Sociali Montesacro in via Val Trompia 102, apriremo lo scrigno della stupenda Galleria Borghese.
Dopo Leonardo da Vinci, le Basiliche Paleocristiane, Raffaello e il Pantheon, il Salottino del Sabato ci porterà con un viaggio immaginario a villa Borghese, dove in una imponente cornice architettonica rinascimentale, il Cardinal nepote Scipione Caffarelli Borghese, dando vita ad una sistematica acquisizione di opere d’arte, rese la sua collezione una delle più grandi dell’epoca. Appassionato di ogni forma d’arte, sia antica che contemporanea, usando ogni mezzo lecito e talvolta illecito, riuscì nel corso degli anni a radunare sotto il suo tetto sculture antiche e tele di innumerevoli artisti fra cui Tiziano, Raffaello e Caravaggio. Il Cardinale non mancava di “fiuto” per riconoscere i nuovi talenti, così si circondò di giovani artisti che produssero per lui splendide opere d’arte. Uno su tutti il grande Gian Lorenzo Bernini che appena ventenne realizzò dei veri e propri capolavori di scultura, come Apollo e Dafne, il Ratto di Proserpina e il David, che oggi spiccano al centro delle stanze più ricche e suggestive del museo. A questa meravigliosa collezione si aggiunsero mano a man altre raccolte come quella di, Olimpia Aldobrandini, che comprendeva a sua volta altre due imponenti collezioni. Nel corso dei secoli varie vicissitudini hanno apportato altre acquisizioni e perdite inevitabili come, ad esempio, la vendita a Napoleone, da parte di Camillo Borghese, marito di Paolina Bonaparte, di più di 500 pezzi fra tele e sculture antiche, che oggi costituiscono il Fondo Borghese del Louvre. Insieme alle opere citate , il museo ne ospita molte altre altrettanto celebri, dall’Amor Sacro e Amor Profano di Tiziano allo splendido Davide con la testa di Golia di Caravaggio, alla Pietà di Rubens. Ma forse la scultura più celebre del museo è la statua di Paolina Borghese scolpita da Canova.