La Pecora di Giotto, sabato 14 gennaio ore 17,30 presso il CIS Montesacro

La rivoluzione portata nell’arte della pittura dall’artista fiorentino nel quattordicesimo secolo, raccontata dall’esimio Mario Apuzzo

locandina-pecora-di-giotto-web Un titolo misterioso per un incontro affascinante sulla figura di Giotto e sulla rivoluzionaria innovazione che il famoso artista ha portato nell’arte pittorica introducendo la tridimensionalità delle figure.

L’intrigante tema, che sarà l’argomento dell’ennesima riunione del Salottino del Sabato diretto da Roberto Borgheresi e che si terrà sabato 14 gennaio alle ore 17,30 presso il Centro Iniziative Sociali in via Val Trompia 102, sarà trattato, con la magistrale acutezza di sempre, dal prof. Mario Apuzzo.

Giotto di Bondone, forse diminutivo di Ambrogio o Angiolo, conosciuto semplicemente come Giotto (Vespignano, 1267 circa – Firenze, 8 gennaio 1337), è stato un pittore e architetto italiano.

Secondo alcuni studiosi la prima tavola dipinta indipendentemente da Giotto in ordine cronologico è probabilmente la Madonna col Bambino di San Giorgio alla Costa che potrebbe essere anteriore agli affreschi di Assisi. Per altri, invece, si tratterebbe di un’opera successiva al cantiere di Assisi ed anche al Crocifisso di Santa Maria Novella.

Questa opera mostra una solida resa della volumetria dei personaggi le cui attitudini sono più naturali che in passato. Il trono è inserito in una prospettiva centrale, formando quasi una “nicchia” architettonica, che suggerisce un senso della profondità.

La novità del linguaggio di questa tavola, relativamente piccola e decurtata lungo tutti i margini, si comprende meglio facendo un raffronto con gli esempi fiorentini di Maestà che lo avevano immediatamente preceduto, come Coppo di Marcovaldo e Cimabue.

Ed è proprio per questa grande novità che Giotto apportò nel modo di dipingere che lo fece diventare già in vita un artista simbolo, un vero e proprio mito culturale, detentore di una considerazione che non mutò, anzi crebbe nei secoli successivi.

Giovanni Villani scrisse di Giotto: “Il più sovrano maestro stato in dipintura che si trovasse al suo tempo, e quegli che più trasse ogni figura e atti al naturale.”

Come sempre l’ingresso sarà Libero e Gratuito!